Monreale, 6 novembre 2018 – Il comune di Monreale aveva applicato al dirigente dell’Area V, l’ing. Maurizio Busacca, due provvedimenti disciplinari. Ma il Tribunale di Palermo ne ha dichiarato la nullità, accogliendo il ricorso presentato dai suoi legali, Luigi Maini Lo Casto e Lorenzo Dentici. Il Giudice del Lavoro si è pronunciato con la sentenza definitiva del 10 ottobre 2018, mettendo così fine alla lite iniziata il 7 aprile dell’anno scorso tra il dirigente e il comune normanno, quest’ultimo assistito dall’avvocato Antonino Sciortino. Secondo i legali di Busacca le due sanzioni disciplinari sarebbero state ingiuste, nel primo caso una multa di 350,00 €, e nel secondo la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 12 giorni, per fatti genericamente contestati, non disciplinarmente rilevanti in relazione al carico di lavoro assegnato e alla carenza di personale e strumenti a disposizione del dirigente. Inoltre gli avvocati eccepivano la nullità delle sanzioni applicate perché il procedimento si sarebbe concluso oltre il termine perentorio fissato a pena di nullità e perché sproporzionate rispetto ai fatto contestati. Il Tribunale ha dato ragione ai legali di Busacca. Secondo il Giudice Paola Marino il primo procedimento disciplinare, avviato in seguito alla relazione del 27 aprile del 2016 inviata al segretario generale del comune dall’assessore ai servizi cimiteriali, si è concluso oltre i termini previsti. I 120 giorni andrebbero calcolati dalla data di prima acquisizione della notizia dell’infrazione e non dalla data della contestazione disciplinare. Il secondo procedimento disciplinare era stato avviato dal Segretario Generale Domenica Ficano con contestazione disciplinare del 15 luglio 2016 ritenendo che il Dirigente avesse omesso di provvedere al “riaccertamento dei residui attivi e passivi anno 2015” richiesto il 10 febbraio 2016 e successivamente sollecitato con ulteriori comunicazioni del 15 aprile, 17 e 26 maggio, 16 giugno. Tramite P.E.C. il segretario contestava al dirigente dell’Area Gestione Territorio la mancata trasmissione dei dati, per cui “nulla avendo ricevuto alla data del 17 giugno 2016 si determina senz’altro ad avocare a sé la competenza sul procedimento di riaccertamento dei residui attivi e passivi 2015 dell’Area Gestione Territorio”. Anche in questo caso il Giudice ha ritenuto scaduti i tempi per avviare il procedimento, e quindi la nullità delle sanzioni disciplinari. Il Giudice, entrando anche nel merito della contestazione, ha inoltre ritenuto illegittime le sanzioni disciplinari, perché è emerso che il dirigente era gravato dalla responsabilità di diversi servizi, in carenza di personale e di computer, più volte sottratti e non immediatamente sostituiti, con la conseguenza che le inadempienze e i ritardi contestati non potevano ritenersi a lui imputabili. Il Tribunale ha quindi condannato il Comune a restituire 350 euro più gli interessi al dirigente dell’Area V, l’ing. Maurizio Busacca, e alla retribuzione pari a 12 giorni trattenuta (sulla quale è dovuto il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali) oltre agli interessi legali. Il Comune è stato condannato anche alla rifusione delle spese di lite, 3.500 €, oltre al rimborso delle spese generali 15% e accessori di legge. L’ing. Busacca, a febbraio scorso, ha ricevuto un ulteriore provvedimento disciplinare. È stato sospeso per 24 giorni dal servizio, questa volta per la vicenda della scuola materna di Pioppo. I suoi legali hanno presentato ricorso.