Lo studio DLCI, con gli avv.ti prof. Lorenzo Maria Dentici e Luigi Maini Lo Casto, ha assistito innanzi al TAR un’impresa edile a seguito del rigetto della domanda di Cassa integrazione guadagni ordinaria.

Il TAR Sicilia, sede di Palermo – accogliendo le tesi prospettate nel ricorso – ha ritenuto illegittimo il rigetto della domanda dell’impresa a fronte di un vizio formale assolutamente emendabile. Di qui l’accertata sussistenza di vizi nell’atto amministrativo, costituito dal decreto di rigetto. La domanda telematica, pur corredata di un elenco in formato informatico errato, era in concreto completa di tutti i dati sostanziali richiesti, ivi compreso l’elenco degli addetti, con indicazione di tutti i dati anagrafici e della qualifica. Pertanto la reiezione dell’istanza è stata ritenuta del tutto sproporzionata e irragionevole.

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